Il danno e la beffa: il caso di un sito "per ciechi"

Sul web capita anche questo: una regione (la Regione Sicilia) va a premiare ler supposte qualità di "accessibilità" un sito che vorrebbe svolgere servizi per disabili ipovedenti e che non ha nessuna caratteristica di accessibilità. Una vera e propria beffa. Manifestiamo tutto il nostro orrore per questa viceda scandalosa.

di Redazione - lunedì 1 agosto 2005 - 5322 letture

Illustri Signori,

chi vi scrive è profondamente indignato per la premiazione del sito "http://www.lelucinelbuio.it" da parte della Regione Sicilia, notizia pomposamente pubblicata il 30 luglio 2005 ne "Il Giornale di Sicilia".

Noi ci chiediamo ancora se sia un incubo o questa sia veramente la realtà.

Chi ha premiato il sito, chi lo ha patrocinato, chi ha compassionevolmente scribacchiato quell’articoletto si è reso veramente conto della categoria di persone gettata al pubblico ludibrio? Illustri Signori, prima di premiare questo insulso sito, avete visitato le pagine di questo mostro partorito dall’ignoranza, dall’indifferenza e dal protagonismo di apparire dovunque e comunque, nel bene e nel male?

Il ribrezzo che un Non Vedente prova a leggere idiozie simili non ha pari.

Dov’è la tanto decantata e inneggiata accessibilità? Dove sono i contenuti e i servizi? Quale primato avrebbe questo portale infame?

La struttura del sito nega palesemente le regole basilari di accessibilità! Ma di questo solo chi entra nel sito si può accorgere, non chi scrive un articolo sotto dettatura o chi premia per presunti meriti.

I contenuti? I servizi? Emerite buffonate! Un contenitore di castronerie che dà una immagine così distorta del Non Vedente, informazioni su di noi tanto assurde e indegne che non sappiamo veramente se ridere o piangere! Entrateci, visitate i suoi malsani meandri: anche la lingua italiana è un optional!

Un giornale che si rispetti, lo Stato Italiano, come, con che coraggio ha potuto patrocinare un obrobrio simile che pretende d’essere il PRIMO portale per Non Vedenti in Italia?

http://www.uiciechi.it

http://www.bibciechi.it

http://www.cavazza.it

http://www.galiano.it

e decine di altri siti, pubblici e privati, che fine hanno fatto? Associazioni e Istituti storici per Non Vedenti sono stati dimenticati così facilmente? E ancora: proprio nessuno sa che un CIECO naviga, compra, si intrattiene, ecc., nei portali che visitano tutti? Voi Giornalisti, voi Direttori, voi Presidenti, voi Onorevoli, non sapete che entriamo anche nei vostri spazi virtuali e vi leggiamo come fanno tutti?

Ribrezzo e indignazione sono le uniche monete con cui si può ripagare questo sito.

Noi rigettiamo gli insulsi contenuti e la ridicola accessibilità a chi lo ha voluto e lo ha patrocinato e continua a sostenerlo.

E’ una beffa alla società italiana. E’ un atto lesivo alla dignità di ogni persona. E’ l’emblema di uno Stato dimentico del rispetto e della solidarietà che dovrebbe ad ogni suo cittadino.

http://www.lelucinelbuio.it

Visitatelo! E per voi stessi e per la vostra dignità di italiani, indignatevi insieme a noi. E chi può, faccia qualcosa.

NOI CIECHI LO RIPUDIAMO INTERAMENTE!

Segue l’articolo de Il giornale di Sicilia. Segue qualche grottesco contenuto del sito.

— - Articolo de Il Giornale di Sicilia del 30 luglio 2005 ---

Premiato dalla Regione il portale per gli ipovedenti

Consultare un sito Internet potrebbe sembrare un’operazione semplice, quasi banale, per gli utenti di oggi. Non è così per i non vedenti, svantaggiati nell’accesso al web da molteplici barriere virtuali. Per superare questa difficoltà è nato nel 2004 il primo portale italiano esclusivamente dedicato a loro, realizzato dal webmaster palermitano Angelo Gambino (nella foto assieme al presidente della Regione e al presidente del consiglio comunale Toti Cordaro). Con una media di 100 contatti al giorno e una cifra complessiva di quasi 12 mila visitatori il portale ha ricevuto un riconoscimento dal presidente della Regione Cuffaro, che ha premiato Gambino all’istituto dei ciechi Florio e Salamone come miglior webmaster dell’anno in Sicilia. Accessibile tramite la voce, www.lelucinelbuio.it, offre una serie di servizi informativi e culturali in tempo reale: una community on-line, un’aula multimediale informatica e ancora giochi per offrire svago e divertimento anche agli ipo vedenti.

L.L.


www.lelucinelbuio.it/nonvedenti

Non vedenti... siamo noi!

Una persona che ha seri problemi visivi si chiama cieco o non vedente?

Noi italiani spesso siamo dei giocolieri della parola, usano spesso frasi periferiche o addirittura dei sinonimi, pensando di poter modificare la realtà rendendola meno pesante. I ciechi non si sottraggono a questo vezzo: c’è perfino chi li definisce visulesi per assonanza con gli audiolesi o per assurdo li paragona ai pluriminorati.... Bhe, per fortuna sono solo dei sinonimi.

In realtà le parole non possono modificare la realtà: ciechi e non vedenti sono sinonimi e potete usarli indifferentemente. Quello che conta non è l’espressione usata, ma il tono con cui la si dice. Il tono da la sua reale trasparenza alla frase, rendendola diversa dal suo significato reale. Da esso traspare inequivocabilmente l’atteggiamento di chi parla verso il cieco e sicuramente il cieco se ne accorgerà, con il tono in cui viene messo in discussione.

Quando incontrate un non vedente per strada, pensate per prima cosa che si tratta di una persona come tutte le altre, con qualche difficoltà in più dovuta al fatto che non può esplorare la realtà circostante con la stessa facilità di un vedente. Se sentite di doverlo aiutare, avvicinatevi con garbo, sapendo che un non vedente che si trovi in difficoltà non rifiuterà il vostro aiuto, ma siete sempre consapevoli anche del fatto che se quel cieco è riuscito ad arrivare fino a lì significa che come minimo sa muoversi da solo per la strada e probabilmente sta facendo un percorso abituale che conosce a memoria, o ironicamente parlando alla cieca. Perciò, se il vostro aiuto viene rifiutato, non prendetevela a male: tra i ciechi, come tra tutte le persone del mondo, ci sono quelli più socievoli e quelli più solitari e si possono incontrare anche quelli più scorbutici

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www.lelucinelbuio.it/nonvedenti

Gli ipo vedenti

La parola ipovedente è entrata da poco nel vocabolario italiano e la si trova casualmente per la prima volta in un testo legislativo del 1984 (decreto ministeriale sulla fornitura di protesi da parte del Servizio Sanitario Nazionale).

Attualmente è stata consacrata nella recente legge n.138 del 3 aprile 2001, che distingue tra:

Elenco di 3 elementi

. "ipovedenti gravi":
- Sono coloro che hanno un visus compreso tra 1/20 e 1/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 10% e il 30%; . "ipovedenti medio-gravi":

- Sono coloro che hanno un visus compreso tra 1/10 e 2/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 30% e il 50%; . "ipovedenti lievi"

- Sono coloro che hanno un visus compreso tra 2/10 e 3/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 50% e il 60%. fine elenco

Dal punto di vista significato, l’espressione "ipovedente" è sicuramente una miscelazione di due parole, risultando dalla fusione di una parola greca e di una latina. Essa sta ad indicare le persone che hanno grossi problemi di vista e che non rientrano nel concetto di cecità assoluta.

Quindi per ipo vedenti, si intende tutte quelle persone che hanno delle grosse problematiche visive.

In Italia si calcola che gli ipovedenti siano circa un milione. Per la maggior parte si tratta di anziani che hanno subito una diminuzione della loro capacità visiva in età adulta.

Anche molti giovani sono affetti da malattie, che rientrano nell’ipo visione, che si distingue come concetto, e come termine dalla cecità assoluta.

Le cause dell’ipo visione giovanile, o di età avanzata, possono essere svariate, elevata miopia, albinismo, retinite pgmentosa, uveite, cataratta, etc. etc.

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www.lelucinelbuio.it/nonvedenti

La formazione

Il non vedente e l’ipo vedente, dopo dure lotte con la società ostile di oggi, si è integrato autonomamente a quasi tutto ciò che offre la società odierna. Ovviamente tutto ciò e stato conquistato con grossi sacrifici. Molti non vedenti ed ipo vedenti gravi, oggi sono diventati esponenti politici di rilevata importanza nel mondo sociale. Anche il portale stesso realizzato da un ex ipo vedente grave, si è sposato ufficialmente con il comune di Palermo "Presidenza del consiglio comunale"; Assessorato Igene e servizi sulla persona del comune di Palermo, ed in fine lo stesso sito internet è stato sponsorizzato ufficialmente dalla presidenza della regione Sicilia, Palazzo D’Orleans

Lo scopo del portale stesso, è quello di miscelare, le cariche politiche, insieme al portale stesso per fornire un servizio efficiente al disabile visivo.

Un esempio di dura lotta nel passato tra disabili visivi e cariche politiche, è avvenuto quando gli stessi ipo non vedenti anno marciato per parecchio fino ad arrivare a Roma per ottenere un’ aumento sulla propria pensione d’invalidità.

La formazione dell’ipo non vedente è normale a tutte le altre scuole. Gli stessi minorati visivi, hanno l’appoggio da parte di alcuni docenti di sostegno. A differenza di alcune scuole specifiche, piuttosto che speciali, che oggi offrono l’avviamento agevolato al lavoro dopo aver conseguito il diploma di qualifica.

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Braille per non vedenti

Per facilitare la lettura del braille ai non vedenti è stato scelto un sistema binario semplificato di lettura che identifica i vari punti del braille vocalmente. Per saperne di più su come si realizza una lettera in braille consulta la pagina: corso sul braille


Le malattie tipiche di un disabile visivo.

Spesso un ipo vedente e/o un non vedente, sono soggetti a delle malattie tipiche. Queste patologie che spesso accomunano un non vedente e/o un ipo vedente, non si conoscono realmente, ma si fa una cultura sbagliata rispetto a ciò che è la reale malattia.


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> Il danno e la beffa: il caso di un sito "per ciechi"
29 agosto 2005, di : Amy |||||| Sito Web: Disabili news

Sono andata a visitare il sito, di cui non conoscevo neppure l’esistenza...

beh... NON HO PAROLE!!!!

Sono, per così dire.. un’esperta in materia, visto che, tra le altre cose, mi occupo di corsi on line e siti internet in cui cerco di dare la giusta rilevanza anche all’accessibilità, anche se non è sempre semplice... Mi chiedo come, MA SOPRATTUTTO CHI! abbia avuto il coraggio di premiare quell’accozzaglia di HTML, anche se il webm..( ehm... ma... devo proprio chiamarlo così?) dicevo, anche se il tizio in questione si è fregiato addirittura della validazione per l’ Xhtml, immagino scelta a casaccio tra le disponibili nel sito della w3c (visto che, ripeto il sito è scritto in HTML)

Oltretutto pare che Gambino abbia dichiarato (http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=1731) che nel prossimo futuro, ci sarà come obiettivo "la creazione di un centro regionale di formazione per non vedenti che siamo abituati attualmente a vedere soltanto come centralinisti o a ricoprire ruoli lavorativi marginali"

Ben venga, dico io.. ma, se i corsi cosiddetti "in presenza", saranno dello stesso livello di quelli che lui, impropriamente... definisce CORSI ON LINE... Poveri noi!

(la parte che segue è tratta da un articolo su disabili.com )

"Un abuso di potere", così Angelo Gambino definisce la richiesta dell’OSI di oscurare il suo portale.

Non mancano, da parte del webmaster, delle perplessità circa la polemica sollevata da questa lettera: "Se analizziamo i tempi della critica ne capiamo anche le motivazioni. La commissione OSI sapeva già dalla fiera Handimatica (svoltasi nel novembre dello scorso anno, ndr) del premio che il presidente della Regione Sicilia mi avrebbe conferito come migliore web master dell’anno. Ma perchè, allora, hanno suscitato questa polemica soltanto ora?".

Domanda retorica, alla quale Gambino è convinto di saper rispondere:

"Il motivo è molto semplice: coloro che l’hanno sollevata hanno un loro sito che non ha mai ricevuto tante attenzioni quante ne ho avute io. Scavalcando la commissione OSI sono io incondizionatamente il punto di riferimento con 100 contatti al giorno dimostrabili".

Si tratta solo di invidia? In realtà le accuse mosse dalla Commissione circa la non accessibilità del sito "Le luci nel buio" non sembrerebbero poi così infondate. Ma Gambino si difende: "Le accuse possono essere accettate, perchè qualche errore c’è, sia di battitura che di accessibilità. Ma chiaramente serve tempo per realizzare una versione definitiva. Inoltre il notevole accesso che i nostri server hanno avuto dopo che si è diffusa la notizia del premio, ha mandato in tilt i sistemi interni, ripristinando così manualmente tutta la struttura".

    > Il danno e la beffa: il caso di un sito "per ciechi"
    6 maggio 2006, di : lorenzo

    Salve. Non sono un "non vedente",ma da autodidatta faccio il webmaster nei ritagli di tempo, giusto per arrotondare.Sono molto sensibile alla problematica dell’accessibilità,tante volte ho proposto ai miei clienti di evitare inutili fronzoli nei siti in cambio di un discreto grado di accessibilità ma spesso ho dovuto piegarmi al vile denaro. Conosco anche se non direttamente questo angelo gambino...fossi un finanziere farei una bella indagine sui suoi...introiti extra e sugli acquisti a prezzi stracciati che è solito fare. Saluti affettuosi.