Fresco e bellezza dei Nebrodi: San Teodoro e Cesarò

Sono davvero bei posti da visitare, in cui ancora la devastazione turistica non è arrivata, e si respira (a differenza delle afosissime città siciliane) un’aria leggera e pulita.

di Sergej - mercoledì 21 agosto 2024 - 495 letture

Fuggendo dal caldo soffocante delle città del Sud (della Sicilia) approdiamo nei Nebrodi, superando Bronte e deviando a sinistra da Randazzo - a San Teodoro. Già da Bronte il clima più fresco ci fa sentire meglio. A San Teodoro siamo per la presentazione di un libro di poesie, "Riflessi" di cui è autrice Angela Di Natale. Lei è nativa dei luoghi anche se poi ha abitato e insegnato a Catania. Per lei è un ritornare nei paesi natii (San Teodoro, Cesarò). Per noi è scoprire due città fresche e tranquille, adagiate all’interno del bellissimo Parco dei Nebrodi.

Il libro è stato presentato il 18 agosto 2024 presso Villa Alberti, una bellissima struttura gestita dalla attivissima Pro Loco di san Teodoro. Una bellissima, freschissima serata, che ha visto l’anfiteatro di Villa Alberti pienissimo, e con un pubblico attentissimo.

A cavallo di questa importante manifestazione, abbiamo avuto modo di visitare sia San Teodoro che Cesarò. Nella coincidenza delle manifestazioni religiose a Cesarò, per san Calogero. In occasione di questa festa molti emigrati da Cesarò tornano nella loro città e partecipano alla festa che è davvero molto suggestiva, spalmata su più giorni e contraddistinta da varie eventi: la processione, la sfilata dei cavalli, la pesata dei bambini. Tutti eventi in cui si manifesta la tradizione, l’attaccamento dei cesaresi per la propria città e per la comunità.

Suggestivo il centro storico con le sue case su più livelli della roccia tipica di questi luoghi. I ruderi del Castello, Palazzo Zito che è davvero da visitare: sede dell’ente che si occupa dei Nebrodi, già appartenente a una delle famiglie notabili del posto - in cui sono conservati parte della mobilia, e sono ricostruite le varie attività artigianali del luogo disposte in diverse stanze di un museo della civiltà contadina e pastorale del luogo.

Sono davvero bei posti da visitare, in cui ancora la devastazione turistica non è arrivata, e si respira (a differenza delle afosissime città siciliane) un’aria leggera e pulita.


Gastronomia dei Nebrodi

Il cibo qui è davvero buono. Provole, salumi, carni (il famoso maialino o cinghiale nero dei Nebrodi...). Questa volta abbiamo visitato tre posti che meritano davvero il pranzo o la cena:

all’interno dei Nebrodi, sulla strada statale tra i faggeti, tra Cesarò e San Fratello: l’Hotel Miraglia, gestito dai fratelli Mazzurco. Tra camminamenti nel bosco, spazi per bambini e famiglie, sedie a sdraio sotto gli alberi. Cucina solida. °°°°

A Cesarò: il ristorante gestito anche qui dai fratelli Mazzurco, a circa 1 Km dal centro, sulla strada statale per Randazzo. Un menù anche più vario rispetto a quello che si trova all’Hotel Miraglia e altrettanto solido. °°°°

In pieno centro storico di Cesarò, l’Hotel dei Nebrodi. Cucina strepitosa, concentrata. Paste fresche, sughi deliziosi. Si mangia decisamente bene (il sugo di maiale con i bucatini freschi è una goduria, il tortino di patate con i funghi è trionfale). °°°°°



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