Foto di gruppo

In Italia può capitare di trovarsi pagate le ferie, le case, le automobili. Formigoni non ha ancora capito, ad esempio, chi gli ha pagato 8 mila euro per un fine anno, con gli amici, a Parigi e molto altro

di Adriano Todaro - martedì 24 aprile 2012 - 3235 letture

Se trovo quello che mi ha pagato le ferie gli faccio un culo così. La pazienza ha un limite: prima mi hanno pagato la casa, poi l’automobile, ora le ferie. Tutto a mia insaputa. Non ne posso più!

Viviamo in un Paese allegro dove può anche capitare che vai a fare la spesa al supermercato sotto casa e al momento di pagare, alla cassa, una sorridente cassiera ti dice: "Prego signore, è già tutto pagato". Esco dal supermercato perplesso e anche un po’ alterato non fosse altro perché l’educazione m’impone di ringraziare colui che mi ha offerto il carrello della spesa. Esco e m’infilo in un’agenzia di viaggi perché da tempo sogno di andare nelle Antille, a riposarmi un po’. Una cosetta modesta da 45 mila euro la settimana. Perché fate quella faccia? Non mi volete far credere che non ve lo potete permettere? Il resort è sempre pieno e bisogna prenotare per tempo, quindi.... Ma anche qui, sfortunato come sono, mi cade un’altra tegola sulla testa. Si ripresenta la stessa situazione del supermercato. Al momento di pagare, l’impiegata mi fa un largo sorriso, allontana i miei soldi che già avevo messo sulla scrivania ed esclama: "No, guardi, è tutto pagato".

Ecco perché quando Roberto Formigoni si difende dalle accuse, bisogna capirlo. Intanto io sfido chiunque a sapermi dire dov’era a fare il Capodanno nel 2009. Anche il governatore Celeste della Lombardia non lo rammenta e non ha avuto tempo, come afferma, "Per consultare le mie carte". Lui ed altri sono partiti, così dice l’accusa, dalla Malpensa il 27 dicembre per Parigi: totale 8 mila euro. Risponde Formigoni: "Se qualcuno ha pagato il biglietto dell’aereo sul quale ho viaggiato, io avrò pagato cene, escursioni o souvenir".

Sì perché anche questa di dividere le spese, mi sembra un ottimo metodo. L’aveva già sottolineato qualche giorno fa a proposito degli articoli del Corriere su di lui e sulle sue spese folli. Formigoni aveva rimarcato che il giornalista del Corriere doveva essere sfigato, uno che le ferie le fa noiosamente da solo. Lui, invece, va in gruppo che è più divertente. Le spese, giustamente, si dividono: uno paga l’aereo, l’altro le cene, un altro ancora lo champagne. Poi tocca a Formigoni ma lui, braccino corto, è disattento e non paga.

Capita anche di andare sugli yacht dei faccendieri ora in galera. Ma anche qui è un caso. Formigoni era sul molo che passeggiava pregando, pensando alla sua povera, casta, obbediente vita quando è chiamato da Pierangelo Daccò che lo fa salire sulla sua barca. Parlano del più e del meno, del tempo, di come costano le barche, di come gli operai non s’accontentano mai e cose del genere. Di donne no per rispetto a Roberto e neppure dei conti in banca perché sono gentiluomini. Con Daccò, Formigoni ha avuto, così si difende lui, solo rapporti indiretti e istituzionali tramite l’assessorato.

Daccò ha anche delle ville in Sardegna, vicino a Cala Volpe che deve vendere. Una, 300 metri quadri, viene venduta ad Alberto Perego, amico fraterno di Formigoni. Anche Perego, che fa parte del gruppo di Comunione e Liberazione, si è impegnato a vivere secondo i precetti evangelici di povertà, castità e obbedienza. Ora dovete convenire che è meglio vivere in povertà a Cala Volpe in una magnifica villa di 300 metri, piuttosto che in un sottoscala al Giambellino. Ma anche in queste vendite i magistrati hanno messo il naso perché dietro alle vendite ci sono strane società off-shore con sede in Lussemburgo. E Perego sembra che per godersi in povertà, certo, in castità e obbedienza (a chi non si sa) un mese, abbia speso 20 mila euro.

Un altro dell’allegra e casta brigata, Antonio Simone ‒ altro amico per la pelle di Formigoni già arrestato all’epoca di Tangentopoli, arrestato ora per i fondi neri della Fondazione Maugeri ‒ sta in una cella con altri cinque detenuti. La moglie, separata (sì perché anche i ciellini si separano), si arrabbia e scrive al Corriere della Sera. E’ incazzata come una biscia in astinenza perché ha visto l’amico Roberto "mollemente adagiato su un letto megagalattico del Salone del Mobile, che se la ride soddisfatto, esibendo a beneficio dei giornalisti quel che resta di un fisico a suo tempo quasi prestante" mentre, appunto, suo marito "marcisce in una cella".

La signora, che si chiama Carla Vites, ciellina anch’essa, racconta anche dove andava a mangiare Formigoni-braccino-corto: "Lo spettacolo dei rapporti di Formigoni con Daccò è sotto gli occhi dei molti chef d’alto bordo dove regolarmente veniva nutrito a spese di Daccò stesso: Sadler, Cracco, Santin, Aimo e Nadia, per non parlare dei locali à la page della Costa Smeralda dove era possibile ammirare il nostro Governatore seguire come un cagnolino al guinzaglio Daccò, lo stesso che non aveva rapporti diretti".

Mi sa che la signora c’è l’ha un po’ con Formigoni. Lui, del resto, aveva fatto voto di obbedienza. Daccò voleva andare a mangiare da Sadler? Formigoni obbediva "come un cagnolino al guinzaglio", che poteva fare? Lasciamo perdere la castità, ma l’altro giuramento è la povertà. Lui, infatti, non pagava mai, pagava Daccò. Formigoni è povero di suo e nel mangiare è proprio parco, un gambo di sedano, una fettina di prosciutto del discount, insomma cene frugali come si addicono a uno di CL. Ma in quei posti citati dall’ex signora Simone, è risaputo, si usano condimenti un po’ forti, che fanno ingrassare. Ecco perché la signora dice che il governatore una volta aveva un fisico "quasi prestante", ma oggi, diciamo noi, è molliccio e ingrassato e, come afferma una delle figlie di Daccò, usa "delle orrende camicie a fiori".

In realtà questa delle camicie è vero. Darwin avrebbe potuto fare degli scritti profondi sul povero, casto, obbediente governatore della Lombardia. Anche il fatto che rida sempre è preoccupante. Ma soprattutto è preoccupante che non si dimetta a dimostrazione che l’umanità è veramente sorprendente: essa si divide in uomini, donne e Formigoni.


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