Sei all'interno di >> :.: Culture | Libri e idee |

Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi

Questo libro appassionante è consigliato alle donne, ma anche agli uomini che amano "correre con le donne che corrono coi lupi", non solo l’8 marzo.

di Maria Gabriella Canfarelli - martedì 1 marzo 2005 - 103299 letture

Il mito della donna selvaggia in "Donne che corrono coi lupi".

E’ voce diffusa e in parte vera che la solitudine fa paura, qualcuno asserisce alle donne soprattutto; ma altro giustamente dissente, perché "L’esercizio della solitudine intenzionale", scrive un’autrice (analista, già direttrice del Carl Gustav Jung Center di Denver, dottore in etnologia e psicologia clinica) "solitudine non è assenza di energia o di azione, (...) piuttosto un dono di provviste selvagge a noi trasmesse dall’anima".

Clarissa Pinkola Estès, con "Donne che corrono coi lupi"(Feltrinelli, 1993) indaga quella parte del femminino la cui naturalità è stata repressa al punto da staccare i contatti tra la psiche individuale e l’anima del mondo, addomesticandola, facendola divenire timorosa e non autosufficiente, priva di iniziative e ingabbiata nell’assenza dell’auto-stima. Come richiamare l’anima? "Con la meditazione, o nei ritmi del canto, della scrittura, della pittura, dell’educazione musicale, (..) visioni di grande bellezza, (...), l’immobilità, la quiete." Così l’anima esce dalla sua dimora, utilizzando l’energia mentale per realizzare uno stato di solitudine utile a ritrovare l’essenza femminile, un essere naturale che possiede "la creatività passionale e un sapere ancestrale". Attraverso un lavoro di ricerca, l’autrice ha raccolto un’ingente mole di materiale attinto dalle fiabe, dai miti, dai racconti popolari enucleando, su base psicoanalitica, una serie di archetipi.

Ci si imbatte ne "L’uomo nero nei sogni delle donne" che, insieme ad altre figure simboliche, rappresenta il predatore della psiche femminile e, anche, "sogno iniziatico universale" che spesso denuncia uno stato di reale alienazione, messaggio d’una condizione difficile da cui la sognatrice deve uscire, svegliandosi e cambiando atteggiamento, se vuole che la propria psiche sopravviva. Dunque un segnalato malessere, ciò che a livello conscio la donna non rileva perché le è stata inculcata una cieca obbedienza, e dunque spesso non sa o non ha la forza sufficiente ad accettare il fatto che la disubbidienza, il rifiuto più netto sono in molti casi salvifici. Sviluppare la difesa dagli inganni, rifiutare l’educazione alla passività considerando i fattori culturali e familiari che indeboliscono le donne è la teoria di base di questo insieme di saggi.

Ma chi è il predatore innato? Ci pare esemplare il capitolo dedicato a "Barbablù",la cui storia macabra conosciamo, ma soprattutto l’analisi intorno alla chiave che apriva la porta proibita in cui la sposa non doveva entrare, pena la morte (colpevolizzazione e castigo consequenziali alla disubbidienza).

Al contrario, "La piccola chiave è l’accesso al segreto che tutte le donne sanno e che pure non sanno", è chiave d’oro della conoscenza, e quindi della vita. "Barbablù impedisce alla giovane donna di usare quella chiave che la porterebbe alla consapevolezza", continua Pinkola Estès, ma l’aspetto più interessante dell’autoconoscenza è che "Nei misteri eleusini la chiave era nascosta sotto la lingua, a significare che il nodo (...), l’indizio, la traccia si trovano in un insieme di parole, di domande-chiave". E allora: "L’uccisione di tutte le mogli curiose da parte di Barbablù è l’uccisione del femminino creativo, (...) potenziale per sviluppare nuovi e interessanti aspetti di ogni genere. Il predatore è particolarmente aggressivo nel tendere imboscate alla natura selvaggia delle donne. (...) cerca di schernire, (...) di tagliare il collegamento della donna con le sue introspezioni, le sue aspirazioni, i suoi obiettivi". Bisogna conservare l’intuito primordiale della donna madre-interiore, l’archetipo che dà energia, seguire le dieci regole dei lupi per conoscere il territorio della vita: mangiare, riposare, vagabondare, mostrare lealtà, amare i piccoli, cavillare al chiaro di luna, accordare le orecchie, occuparsi delle ossa, fare l’amore, ululare spesso, consiglia l’autrice alla fine delle cinquecento pagine, ognuna delle quali offre realtà ed esperienze diffuse.

Profondo e originale, con le favole e i miti che ci guidano alla riscoperta della nostra essenza più profonda, questo libro appassionante è consigliato alle donne, ma anche agli uomini che amano "correre con le donne che corrono coi lupi", non solo l’8 marzo.


- Ci sono 16 contributi al forum. - Policy sui Forum -
> Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
1 marzo 2005

interessantissimo
    > Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    10 aprile 2005

    Ciao Clarissa, tu mi conosci come Saurno7, belle idee complimenti. Paolo.
    contatto
    18 luglio 2005

    Cara Clarissa, mi sento una donna selvaggia, ma non riesco a farla uscire fuori. Io ballo la pizzica, una danza etnica del salento, e vorrei tanto comunicare con te.

    Ada

    > Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    7 agosto 2006, di : alaccia

    io corro con i lupi da quando la mia psichiatra mi ha donato il suo meraviglioso libro, grazie adesso sento ciò che avevo smesso di ascoltare, la mia anima
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
5 maggio 2006, di : terzavita

Ciao Clarissa,

sto leggendo il tuo libro, ma non capisco ancora se vicino ad una donna che corre con i lupi ci sia posto per un uomo, oppure se quest’uomo deve accettare da lei un legame volatile. Come conciliare la lealtà che secondo la critica caratterizza questa donna con il fatto di realizzare le proprie aspirazioni, tagliare i rami morti, ecc..? Premetto che penso che la mia compagna corre con i lupi, gode di tutta la libertà e non le impongo nessun vincolo. Si dice che noi uomini abbiamo un terribile ritardo in tutto ciò, ma la mia impressione é che la donna vuole correre troppo dal momento che ha i mezzi per farlo. Ricordiamo che i lupi hanno un istinto, che funziona per una società come la loro che non é la nostra, con altre regole. Un’amica della mia compagna le ha regalato il tuo libro dicendo "penso che ora sei pronta per leggere questo..". Solo che questa sua amica ha tradito marito e figli per "divertirsi". Allora dove sta la lealtà se poi la libertà viene interpretata in questo modo? Cerchiamo di non mostrare modelli che sembrano giusti nella società dei lupi, ma che applicati alla nostra società vanno contro regole che sia gli uomini che le donne hanno voluto. La mia non é una critica a un bel libro, é una critica all’uso che può esserne fatto.

Un uomo che ama follemente un donna che corre con i lupi

    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    24 luglio 2006

    CIAO. SONO CAPITATA PER CASO SU QUESTO SITO, ED HO TROVATO LA TUA DOMANDA... STO LEGGENDO ORA IL LIBRO E MI INTERESSA MOLTO SAPERE SE CLARISSA TI HA DATO UNA RISPOSTA E SE SI, QUALE? Grazie mille! Luigia
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    20 novembre 2006, di : Pam

    spero tu legga questo messaggio dopo tanti mesi. Non sono Clarissa, ma ho letto il libro, e amo sia il libro che il mio uomo. Una donna leale è necessariamente libera. Libera di scegliere. Se ama il suo uomo sceglierà di stare insieme a lui ogni giorno, e l’amore sarà fantastico proprio perchè è frutto di una scelta consapevole sempre. Ma se la donna ama l’uomo per i primi due anni e dopo cambia idea, non è certamente rimanendo con lui per dovere che gli assicurerà amore. Un libro non fa abbandonare ad una donna l’uomo che ama. Non altera la visione del rapporto che ha con il suo uomo. Al massimo la tira fuori. Saper vedere nell’altro in ogni momento qualcosa di nuovo, anche dopo 20 anni è una dote innata, che qualcuna decide di esercitare e qualcuna no. Io ho scelto di sì, ma è perchè sono romantica, perchè voglio credere in questo sogno. Se leggi bene il libro troverai che ad un certo punto l’autrice dice che ogni donna ha una sua particolare natura selvaggia che deve seguire. Come voi uomini.C’è la donna che si sente monogama e quella che non ci si sente, o forse non ha avuto ancora il tempo di capire che qualunque passione fine a se stessa alla fine stanca e che l’anima ha bisogno di stabilità, amore, ideale. Ma cercare può richiedere tempi lunghi, e anche dolorose trasformazioni.Lascia perdere l’amica che ha una sua anima e una sua storia. Forse la cosa migliore che puoi fare per scongiurare i tuoi timori è chiedere a tua moglie se con te è felice. E’ un atto di amore e coraggio immensi. Degno di un uomo lupo che corre con una donna lupo. Donna-lupo, non lupa!!!
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    29 dicembre 2008

    Non credo che la liberta’ di una donna significhi necessariamente "tradire" o divertirsi come capita...i lupi non sono presi a caso... sai che quando un lupo sceglie il suo compagno rimane insieme a lui per tutta la vita?E’ una delle poche speci che fanno questo... eppure sono, come dici tu "istintivi"...istinto non vuol dire necessariamente essere " farfallini". Qui’ si parla di qualcosa di ben piu’ profondo, della vera essenza di una donna, della sua anima. Spero che la tua donna non interpreti quello che legge cosi’ superficialmente.
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    19 maggio 2011, di : Sara

    le lupe sono compagne fedeli per tutta la vita, i lupi sono una razza monogama per eccellenza tra gli animali e sono madri estremamente premurose con i loro piccoli... per questo sono presi a modello dall’autrice del libro e per questo da molte culture vengono assimilati agli uomini. il divertimento e la slealtà non hanno nulla a che vedere con l’istinto primordiale e innato della donna, che prevede amore per se stesse e per i piccoli, per il compagno e per il branco. è al contrario, un istinto fatto di saggezza, preconognizione, intuito, libertà intesa come realizzazione di sè, libertà interiore e di pensiero. la non sottomissione non è il tradimento...poi una donna, così come un uomo è libera di tradire, se vuole... ma che non prenda a modello un libro che parla di tutt’altro, se hai letto questo testo ti sarai accorto che dice esattamente l’opposto, poi ognuno può interpretare le cose come vuole, ma sappiamo bene che sono misere scuse.
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    3 giugno 2011, di : Lupetto

    Non avere timore: posso dirti che se non avessi incontrato la mia lupa non potrei essere l’uomo che sono diventato, grazie a lei e alla sua natura così profondamente e totalmente libera e consapevole. Lei mi ha scelto, io l’ho scelta, e siamo una bellissima coppia di lupi. Io, che ormai non credevo quasi più nelle donne, ho scoperto insieme a lei una nuova (anzi, antichissima) dimensione della femminilità, fatta di quelle cose di cui parla il libro. Siamo felici, la coppia di lupi più libera e innamorata che ci sia... Però noi uomini dobbiamo mettere un po’ da parte la mente e ritrovare la nostra parte istintiva per poter comunicare alla pari e senza paure con le donne-lupo! Però, purtroppo per noi uomini, stando insieme a lei ho anche capito che le lupe sono rarissime, altrimenti ci sarebbe molta più felicità nelle coppie!
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
9 febbraio 2007, di : Claudia Annamaria Morabito

Io sto leggendo il libro...mi ha "chiamata" mentre ero in libreria per scegliere i regali di Natale. Me lo sono regalato io stessa ed è come se stessi facendo un cammino dentro di me, un cammino di consapevolezza e di luce...Una sorta di psicoterapia, di illuminazione. Un libro impegnativo ma che mi porta a riflettere e a maturare. E’ il regalo più bello che mi potessi fare.
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    27 febbraio 2007

    Lo sto leggendo anche io. Mi fa compagnia e regala fiducia. ’E un sollievo, una brezza gradevole e sostenuta nel mio essere una donna che cerca di correre coi lupi. DewDrop
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
2 gennaio 2008, di : Maria Pia Angelici

Lessi il libro qualche anno fa, regalatomi da un’amica. Ero smarrita in una leggera depressione causata dal crollo delle certezze nella fede delle quali ero stata educata. Iniziai la faticosa ed impegnativa lettura come si inizia a leggere un libro qualsiasi. All’inizio mi sembrò un libro "didattico" e proseguii nella lettura solo per caparbietà. Ricordo che cercai l’esatto significato di alcuni termini sul dizionario. Finchè arrivai alla teoria dello zigote scambiato. Fu come se un fulmine all’improvviso squarciasse le tenebre nelle quali vivevo ormai da tempo. Tornai alla prima pagina e ... ri"lessi". Ora davvero leggevo ritrovandomi, riconoscendo le mie ansie, le mie paure, le mie frustrazioni. All’improvviso quel mio essermi sempre sentita "diversa" era lì, davanti a me, scritto da qualcuno, codificato; dunque non ero io la diversa, non ero io la sbagliata. E ... trovai la donna selvaggia dentro me, o meglio, detti finalmente un nome a quel qualcosa che io chiamavo istinto ma che, quella che iniziai a chiamare amichevolmente Clarissa, chiamava "donna istintuale". Posso dire davvero che questo libro mi ha cambiato la vita perchè è riuscito a trasformare in forza positiva, in convinzione, il mio modo di agire confuso ed istintivo, donandomi la determinazione che oggi mi contraddistingue.
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    10 maggio 2011, di : madapple

    Cara Maria Pia, hai proprio ragione. Anche a me è successa la stessa cosa. Le favole curano e io dopo tanti anni di interrogativi confusi su una questione che non mi tornava, grazie alla favola della Piccola Fiammiferaia, ho sciolto una matassa.
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    8 giugno 2011

    ciao sono una donna lupo lo so...ho iniziato a leggere questo libro quattro anni fa mi ha dato la forza di affrontare una situazione in quel periodo ho usato risorse interiori che non sapevo di avere..ora però mi sento nuovamente sola e il lupo che credevo di avere incontrato ha fatto nascere in me nuovi dubbi sul selvaggio intendo la fiducia nel mio vivere le cose che mi circondano forse dovrei rileggerlo? STELLA
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
11 aprile 2008, di : Maria

Ciao Clarissa ho letto il tuo il libro:donne che corrono coi lupi.Mi è piaciuto tantissimo.Vorrei scrivere di te nella mia tesina d’esame,incentrata sulla donna e sulla sua psiche.Avrei bisogno di notizie biografiche tue.Cerco su internet ma non trovo niente.Mi potresti aiutare? Ti ringrazio aspetto tue notizie ciao MARIA pinetta07@libero.it
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
20 settembre 2008, di : margherita

Ma non può rispondervi Clarissa Pinkola Estes,vive in America e ovviamente non saprà nulla di questo sito!!Invece complimenti a Maria Gabriella Canfarelli che ha scritto questo articolo a riguardo
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
9 febbraio 2010, di : Mary64

Clarissa certamente non può rispondere, ma tutte le donne che hanno letto questo libro come me certamente capiranno il significato di questi messaggi. C’è un letto di un fiume che scorre dentro di noi in attesa della nostra acqua. Tutto ciò che possiamo fare è lasciarla scorrere senza opporre resistenza e poi correre sulle colline al tramonto aspettare la notte e ululare alla luna.
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
6 luglio 2011

E’ un libro per me molto significativo e non vedo perchè devono sempre prodursi i soliti messaggi dalla lettura, l’abbandono della propria famiglia da parte della donna per potersi ritrovare e il tradimento dell’uomo per doversi perdere. Il messaggio da me ricavato va ben oltre........... per me è un ritrovamento della propria persona è un integrarsi e fondersi con tutto il mondo circostante in modo pacifico e sereno............... ida ’69
    Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
    24 luglio 2011

    ciao anche tu hai ragione l’allontanamento della famiglia o il tradimento di un uomo non hanno l’esclusuva....ma sono i legami piu difficili,da sempre quelli che dalla nascita ti accompagnano nella vita quando affrontiamo i progetti; siamo sempre affiancati da queste figure e quindi e la rottura... fa scattare la molla... e cominciamo a porci le domande!.
Clarissa Pinkola Estès, Donne che corrono coi lupi
23 febbraio 2012, di : Katia , clown Pierina Pierino

ciao clarissa

non so come esprimere la immensa gratitudine a te per il suo libro stupendo che mi ha permesso di visualizzare cose che giá sapevo ma non osavo dire a me stessa. Oggi, dopo il viaggio nelle tue parole sono finalmente un clown e posso guarire le persone con il riso, tutto questo grazie alla La Loba.