Sei all'interno di >> Eventi in giro |

Catania - Domenica 16 novembre - Anche la Sicilia ospita la campagna informativa “Non Voltargli La Schiena”

un’iniziativa europea che mira ad accrescere la consapevolezza sul mal di schiena infiammatorio e a ridurre i tempi necessari alla diagnosi.

di Giuseppe Castiglia - venerdì 14 novembre 2014 - 2698 letture

NON VOLTARGLI LA SCHIENA UNA NUOVA INIZIATIVA PER IDENTIFICARE LE CAUSE DEL MAL DI SCHIENA CRONICO

• CIRCA 1 ADULTO SU 5 SOFFRE DI DOLORE LOMBARE CRONICO (MAL DI SCHIENA CHE DURA PER PIÙ DI 3 MESI)

• IN CIRCA IL 3% DEGLI ADULTI, IL MAL DI SCHIENA CRONICO È CAUSATO DA UN’INFIAMMAZIONE E, IN ALCUNI CASI, PUÒ RICHIEDERE FINO A 10 ANNI PER ESSERE DIAGNOSTICATO CORRETTAMENTE

JPEG - 147.3 Kb
Non voltargli la schiena - Catania

Con il sostengo dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR) e la collaborazione dei maggiori esperti a livello europeo, l’iniziativa arriva anche a Catania per stimolare tutte le persone che hanno avuto un mal di schiena per più di tre mesi a non sottovalutare i sintomi. Per questo motivo invitiamo i cittadini di Catania a recarsi presso il gazebo informativo in Piazza Giovanni Verga domenica 16 novembre, dalle ore 9 alle ore 19 dove oltre a del materiale informativo avranno a disposizione specialisti reumatologi delle Strutture Ospedaliere del Territorio che risponderanno alle loro domande sul mal di schiena cronico e, se necessario, li invieranno alle strutture di riferimento per eventuali esami di approfondimento.

All’interno del gazebo sarà inoltre possibile effettuare un test di controllo dei sintomi a seguito del quale sarà possibile condividere i risultati con gli esperti reumatologi presenti, inoltre volontari dell’Associazione Malati Reumatici di Catania saranno presenti per fornire ulteriori informazioni.

Nella maggior parte dei casi, il mal di schiena cronico è di tipo meccanico, vale a dire è più spesso causato da uno strappo o da una lesione muscolare. In circa il 3% degli adulti, invece, il mal di schiena cronico è causato da un’infiammazione, che deve essere gestita in modo specifico. Ci sono diverse condizioni che possono causare un mal di schiena infiammatorio e, in alcuni casi, possono volerci fino a 10 anni per avere una diagnosi corretta. Questo ritardo nella diagnosi è preoccupante perché, nel tempo, le condizioni che provocano un mal di schiena infiammatorio possono limitare i movimenti e, nei casi più gravi, causare la fusione delle ossa della colonna vertebrale, trasformandosi in qualche forma di spondiloartrite, tra cui la spondiloartrite assiale.

Oltre a ‘Non voltare la schiena ai propri sintomi’ un aiuto per favorire una diagnosi precoce viene anche dai nuovi strumenti messi a disposizione dall’iniziativa come il test di verifica dei sintomi, disponibile sul sito web Non Voltargli La Schiena (www.nonvoltarglilaschiena.it). Chi soffre di mal di schiena per più di 3 mesi è quindi invitato a fare il test e approfondire l’argomento parlandone con il proprio medico di base. “La nostra Sezione ASIMAR di Catania ha aderito con grande piacere a questa importante iniziativa che vede medici specialisti reumatologi e associazioni malati uniti con la finalità di accrescere la sensibilizzazione sulla diagnosi precoce del mal di schiena infiammatorio” ” – afferma Giancarlo Isaia, Referente della Sezione di Catania dell’Associazione Siciliana Malati Reumatici (ASIMAR), la cui sede è allocata presso L’Unità Operativa di Reumatologia dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Policlinico- Vittorio Emanuele di Catania. – “Nonostante molta gente ne soffra, il mal di schiena è un problema troppo sottovalutato, le persone tendono a ignorare i sintomi per pigrizia o perché migranti, oggi ci sono, domani scompaiono, ma non per questo va trascurato, infatti può nascondere l’esordio di una malattia reumatica seria e cronica: la spondiloartrite, che se non diagnosticata tempestivamente lascia segni indelebili. Mi auguro che questa iniziativa sensibilizzi i cittadini a prendere coscienza dei propri sintomi e noi di ASIMAR li aiuteremo anche attraverso la distribuzione di materiale informativo e la compilazione di test di verifica dei sintomi che saranno valutati dai Reumatologi presenti”.

Le opinioni degli esperti reumatologi che sostengono la campagna informativa “Non voltargli la schiena”

Prof. Gianfilippo Bagnato, Direttore dell’UOC di Reumatologia dell’Università di Messina “Questa campagna informativa è importantissima perché si rivolge direttamente al cittadino, ovvero la prima persona a decidere e giudicare se il proprio dolore possa rappresentare un problema da sottoporre all’attenzione del medico. Per questo motivo è importante che l’informazione raggiunga i cittadini, perché possano abituarsi a capire che il dolore non va sottovalutato e non va curato con antidolorifici senza il parere del medico. Questa iniziativa ci consentirà di selezionare tra la popolazione delle manifestazioni di dolore che hanno un significato, ovvero che possono rappresentare una malattia reumatica che, se diagnosticata subito, può essere trattata tempestivamente e quindi fermata nella sua progressione. Ancora oggi abbiamo intervalli di 5-10 anni nella diagnosi delle malattie reumatiche, un ritardo notevole e ancora più importante nelle donne che faticano ancora di più a dedicare del tempo alla cura di sé stesse, andando dal medico di base o peggio, andandoci una volta e poi imparando a curarsi da sé con antidolorifici al bisogno.”

Dr.ssa Elisabetta Battaglia, Responsabile UOD di Reumatologia dell’A.R.N.A.S. “Garibaldi” di Catania “Ritengo di fondamentale importanza la collaborazione del medico di famiglia. Le domande devono essere poste in maniera corretta altrimenti il paziente è portato a dire di avere sempre mal di schiena. Comprendere da subito se si tratta di mal un di schiena diurno o notturno aiuta molto la diagnosi differenziale tra mal di schiena di tipo meccanico e mal di schiena di tipo infiammatorio e sempre dal medico di famiglia il paziente deve essere indirizzato a compiere le scelte giuste prima di imboccare tutto un susseguirsi di indagini inutili, infatti oggi basta una risonanza magnetica del bacino per fare una diagnosi di sacroileite”.

Dr. Mario Bentivegna, Coordinatore della Rete Reumatologica Provinciale ASP 7 Ragusa “La lombalgia è un problema molto diffuso che coinvolge sia la popolazione giovanile sia quella anziana e la diagnosi precoce è fondamentale perché ci mette nella condizione di poter discernere tra lombalgia meccanica e lombalgia infiammatoria secondo criteri fondamentali inseriti nelle linee guida, per cui un dolore di tipo infiammatorio è presente a riposo mentre quello meccanico viene dopo un’attività fisica. Questo è importante da un punto di vista diagnostico ma soprattutto prognostico, perché la lombalgia infiammatoria è uno dei sintomi fondamentali delle patologie degenerative della colonna, come le spondiloartriti. In Sicilia a differenza delle altre regioni, un decreto regionale del 2012 ha istituzionalizzato la ‘rete reumatologica’, un percorso virtuoso di assistenza crescente al paziente reumatologico, per questo la diagnosi precoce deve essere fatta in sinergia non solo dallo specialista ma da chi è in prima linea, come i medici di base.”

Prof.ssa Maria Vinci, Specialista Reumatologa dell’Ospedale Cannizzaro di Catania “Il mal di schiena è uno dei sintomi focali di alcune patologie reumatiche che colpiscono prevalentemente i giovani, come la spondilite anchilosante, purtroppo molto spesso sottovalutata nonostante i danni che provoca. I giovani pensano che i dolori alla schiena siano legati a un’attività fisica o a movimenti particolari e sono lontani dall’idea che possano avere un problema infiammatorio clinico serio, anche perché nell’immaginario collettivo le patologie reumatiche sono patologie da anziani.” Dr.ssa Alessia Benenati Specialista Reumatologa Early Arthritis Clinic U.O. di Reumatologia A.O.U. Policlinico V.E. Catania “La lombalgia, più comunemente detta mal di schiena, è un disturbo che coinvolge i muscoli e le ossa della schiena e colpisce circa il 40% delle persone. La lombalgia può essere acuta, ovvero il classico colpo della strega (dolore di durata inferiore alle 6 settimane), sub-cronica (da 6 a 12 settimane) o cronica (più di 12 settimane). La causa del dolore può essere meccanica o non meccanica ma nella maggior parte degli episodi di lombalgia non viene identificata. Se il dolore non passa con il trattamento conservativo o se è accompagnato da "segni di allarme", come un’inspiegabile perdita di peso, febbre o altri problemi significativi, ulteriori esami devono essere fatti per escludere un serio problema di fondo. La comparsa di dolore lombosacrale notturno, a riposo o al risveglio che si attenua con il movimento è un segno caratteristico della lombalgia infiammatoria ed è un segno importante di una famiglia di artriti note come Spondiloartriti, che oggi possono essere curate con notevole successo, soprattutto, se diagnosticate precocemente. Ecco quindi l’importanza di informare il paziente sul giusto peso da dare ai propri sintomi.”

L’iniziativa Non Voltargli La Schiena

Si tratta di un’iniziativa sviluppata in stretta collaborazione con associazioni nazionali di pazienti e specialisti della schiena da tutta Europa. Con il loro contributo l’iniziativa è stata costruita in modo che le persone con mal di schiena abbiano tutta l’attenzione di cui hanno bisogno


- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Versione per la stampa Versione per la stampa
Ricerca
Inserisci la parole da cercare e premi invio

:.: Articoli di questo autore
:.: Articoli di questa rubrica